Viaggi e vacanze: come scegliere la polizza giusta per gestire le emergenze

Annullamento causa contagio o malattia e quarantena in viaggio. ACI blueteam spiega quali opportunità di protezione dai rischi offre il mercato

 

Viaggiare “protetti” rappresentava un trend in crescita già prima della pandemia. Oggi più che mai la tendenza si è accentuata, spingendo la richiesta di prodotti assicurativi. I motivi di questa accelerazione sono legati a due fattori: da un lato l’obbligatorietà introdotta da molti Paesi di presentare adeguate coperture assicurative che rimborsino spese mediche o di quarantena in caso di Covid, dall’altro la forte crescita della propensione dei viaggiatori a tutelarsi il più possibile in caso di imprevisti che potrebbero sopraggiungere sia prima di partire, sia in viaggio. E la pandemia di sorprese ne ha regalate davvero tante. Nel 2020, infatti, migliaia di viaggiatori si sono trovati all’estero con polizze che non prevedevano i rischi sanitari legati al Covid.

A distanza di due anni, quindi, come tutelarsi in caso di viaggio? Lo spiegano gli esperti di ACI blueteam, società di ACI Automobile Club d’Italia, specializzata nei servizi in ambito Viaggi e Vacanze, Eventi e Business Travel.

 

La trasformazione delle polizze
Innanzitutto è bene documentare quanto l’esperienza recente abbia trasformato i prodotti assicurativi: le compagnie infatti hanno rapidamente adeguato le polizze che, prima del Covid, contemplavano espressamente tra le esclusioni l’applicazione delle proprie coperture in casi di pandemie ed epidemie. Oggi questi rischi sono stati inseriti ed esistono anche specifici prodotti e coperture che intervengono nel caso in cui il viaggiatore dovesse contrarre il covid prima o durante il viaggio. Insomma, ormai pressoché tutti i prodotti assicurativi abbinabili a un viaggio o a una trasferta contemplano l’applicazione delle coperture in caso di Covid.

 

Copertura annullamento
Ma che cosa vuol dire “copertura Covid”? Fare chiarezza sulle molteplici problematiche legate alla pandemia è il primo passo per scegliere il prodotto giusto sul mercato.
Partiamo dall’annullamento del viaggio in caso di Covid. Esistono polizze specifiche che coprono le spese legate alle penali di annullamento di un viaggio nel caso in cui il Covid sia motivo della cancellazione dello stesso. Ma attenzione, queste polizze non coprono dalla paura di partire a causa dell’aumento dei casi di positività, e nemmeno nell’eventualità in cui l’organizzatore sia stato costretto ad annullare il viaggio a seguito di un provvedimento governativo che limiti gli spostamenti nel Paese di destinazione o dal Paese di origine.

Per queste casistiche non sono previste coperture assicurative: nel primo caso, infatti, la responsabilità è di chi decide di non partire, nel secondo caso è in capo all’organizzatore del viaggio. La copertura assicurativa interviene solo se il soggetto assicurato dovesse trovarsi nell’impossibilità di partire perché risultato positivo al Covid o fosse stato colpito da limitazione agli spostamenti dovuti a quarantena per contatto diretto con soggetto positivo o altro. In questo caso, quindi, la polizza coprirebbe le penali di cancellazione del viaggio, a fronte della presentazione di adeguata documentazione comprovante l’impossibilità a partire del viaggiatore assicurato.

 

Spese mediche
Anche in tema di spese mediche e di assistenza è bene fare chiarezza per non riporre nella polizza aspettative differenti da quelle previste. Partire con una Copertura Covid significa beneficiare di una copertura di assistenza e spese mediche estesa anche nel caso in cui il viaggiatore dovesse ammalarsi di covid durante il viaggio, intervenendo sulle spese dirette sostenute a seguito di tale malattia che oggi viene gestita al pari (o quasi) di una qualsiasi altra forma di malattia o infortunio in viaggio. Se a seguito di Covid dovesse essere necessario un ricovero, l’acquisto di medicinali o un eventuale rientro sanitario predisposto dalle autorità sanitarie locali, allora la polizza coprirebbe i costi, in accordo con i massimali previsti e stipulati dal viaggiatore.

 

Spese legate alla quarantena
Cosa succede invece, se ci si ammala di Covid in viaggio e, anche senza necessità di assistenza, sì è obbligati a una quarantena prima del rientro? Contrariamente a molte false informazioni che circolano tra chi viaggia, la polizza non è in grado di garantire il rientro in Italia di un malato Covid, se questi sia soggetto ad un fermo sanitario da parte del Paese straniero, a meno che non sia esplicitamente previsto un trasferimento protetto su autovettura attrezzata al trasporto di pazienti positivi e asintomatici. Esistono però coperture che intervengono per rimborsare eventuali maggiori costi sostenuti dal viaggiatore a seguito di quarantena. Queste possono essere spese per alloggio, nel caso in cui il viaggiatore fosse obbligato a prolungare di qualche giorno la permanenza il loco, o maggiori spese di trasporto per l’acquisto di un nuovo titolo di viaggio per il rientro posticipato.

 

La insurance declaration
Prima di partire per un Paese straniero, sebbene non vi siano particolari obblighi, per evitare problemi in caso di controllo in entrata, è utile richiedere alla compagnia la cosiddetta Insurance declaration, che rappresenta una dichiarazione di copertura in lingua inglese con la quale si riportano tutti i termini di copertura e di durata della polizza stipulata. Tale richiesta va fatta alla compagnia attraverso l’agente di viaggi o assicurativo presso cui sia stata acquistata la polizza.

 

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